Il
ruolo dell'artista, in questa fase di transizione, è cruciale,
perché dalla poesia nascono i miti. La sfida è molto dura, perché
il vuoto lasciato dall'esaurimento
della mitologia è stato occupato dalla fabbrica dei falsi miti che
ha prodotto modelli di vita artificiali e che spinge l'umanità ad
ispirarsi a quei modelli. L'arte è stata messa al margine dei
circuiti di comunicazione ed è stata sostituita da pseudo-arte,
rappresentata da veline o da cialtroni che si definiscono artisti.
Basta giocare a pallone per scrivere un libro di barzellette, basta
fare uno spettacolo in TV per improvvisarsi romanziere.... Questi
modelli che ora occupano gli scaffali pretendono di sostituirsi al
mito perché molti artisti, plagiati dal proprio narcisismo, si sono
allontanati dalla ricerca dell'archetipo per soddisfare
artigianalmente il pubblico, indebolendo così il ruolo dell'artista
nella società, rinforzando così la dinamica di un mercato che ci
trasforma in automi atti a consumare e basta. Ora più che mai
occorre risvegliare la coscienza dell'artista, di tutti gli artisti,
anche di quello che vive immerso nella sua convenienza, schiavo della
consorteria, anche lui, perché se solo un giorno ha iniziato a
scrivere o a dipingere per vocazione, non può ora aver perso tutto,
e la sua coscienza va risvegliata. Il manifesto culturale Il Bandolo
ha tentato di dare qualche linea guida sul cammino che abbiamo
davanti, sulle sfide che dobbiamo affrontare, andiamo avanti per
questa strada.
Le visioni da Captaloona sono uno sguardo sul mondo di quella cultura che resta invisibile ai più, e diventano recensioni, segnalazioni, consigli di lettura, informazioni su eventi, attività di associazioni culturali, di autori e artisti poco noti, e in più commenti e riflessioni... già... perché noi di Captaloona siamo convinti che tra le opere sommerse spesso si nascondano capolavori, e allora li andiamo a cercare!
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