giovedì 16 giugno 2016

Österplana 65

 Scontro tra asteroidi e pioggia di meteoriti, quando sulla Terra prendeva forma la vita


Leggo che in una cava in Svezia hanno identificato un frammento di un asteroide che, a seguito di uno scontro con un altro più grande, è caduto sulla terra circa 470 milioni di anni fa. Lo scontro è avvenuto nella fascia tra Marte e Giove, a centinaia di milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Eppure, un frammento di quelli caduti sulla Terra (quello trovato è di 10-15 centimetri), sembra essere l’origine della vita, questo non perché veniamo dagli alieni, ma perché si è verificata la condizione giusta perché elementi e ambiente interagissero in un modo specifico. Sì, se ne parla da anni ormai, siamo figli dell’universo, la vita si è formata da una collisione tra asteroidi, questione di fisica e di chimica, insomma. E per arrivare al disastro di cui siamo autori e testimoni, ci sono voluti 470 milioni di anni… quanta pazienza, quanta fatica, quanto lavoro c’è voluto per creare l’ambiente ideale per l’uomo, piccola creatura che ha sì e no 500 mila anni di età, 12 mila anni di storia, 2 o 3 millenni di disastri, e qualche secolo di sistematica, tenace e insistente aggressione al proprio ambiente.
A seguito di questa notizia, posso quindi fare diverse considerazioni:
1. 470 milioni di anni sono nulla per l’eternità, che sarà mai una manciata di millenni di storia dell’umanità?
2. Se per creare questa meravigliosa macchina che è la vita ci sono voluti 470 milioni di anni, quanti secoli basteranno, all’uomo, per distruggerla?
3. Esiste, oltre che sulla Terra, qualche forma di vita? Forse, ma pensiamo: quanti milioni di anni ci sono voluti per farla? Quanti altri pianeti hanno condizioni simili alla terra per favorirne la formazione? Ogni quanti miliardi di anni si può ripetere la stessa combinazione di eventi (collisione di asteroidi e caduta di frammenti di caratteristiche tali da permetterlo)?
E rispondo, da osservatore:
1. La durata della vita umana sulla terra è a termine, forse qualche centinaio di millenni, minuto più minuto meno… un battito di palpebre per l’Universo…
2. L’uomo si sta impegnando a dovere per rendere il biosistema invivibile. Di questo passo, la sua distruzione, è questione di decenni... ma anche se si diventa, per assurdo, tutti ecologisti ed ecologici, potremo durare un po' di più, ma sempre di decenni si tratta… ci sono voluti miliardi di anni per creare le condizioni perché due asteroidi si scontrassero al punto giusto, ci sono voluto 470 milioni di anni per arrivare fin qui… e poi arriva un idiota qualunque che lancia una bomba, o una banda di incivili che insudiciano il mare e il cielo… e tutto finisce. Neanche il battito di ciglia dell’Universo, basta un pensiero fuggente.
3. Certo che può esistere vita nell'Universo oltre che sulla Terra, ma si devono creare le condizioni, e ci vogliono miliardi di anni, poi occorre aspettare che si sviluppi, quindi altri milioni di anni... poi, per poterla incontrare, occorre che, tra le centinaia di milioni di stelle, si sviluppi in un pianeta che abbia caratteristiche simili alla terra, che non sia lontano migliaia di anni luce, e che abbia sviluppato la vita allo stesso tempo che la Terra... infine occorre il teletrasporto per andare a vedere se è così.
Concludo: l’epopea della vita è partita da due asteroidi che si sono scontrati e finirà per l’irresponsabilità del suo prodotto ultimo, cioè l’umanità. Ora è tutto chiaro: se la vita nasce da uno scontro tra due sassi che orbitano a caso e se noi siamo fatti a somiglianza del Padre, è ovvio che siamo portatori di altri scontri... e l’umanità, ahimè, non potrà mai essere pacifica…
Claudio Fiorentini

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